Idolo di Shigir: la scultura in legno più antica del mondo

L’idolo di Shigir invecchia di altri 2000 anni

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Antiquity, l’idolo di Shigir, la scultura in legno ritrovata in Russia nella torbiera di Shigir alla fine del diciannovesimo secolo, risalirebbe a circa 11.600 anni.  L’idolo di Shigir, che porta il nome del sito della scoperta, è quindi uno dei più antichi e conosciuti esempi di scultura antropomorfa monumentale, in legno, esistente al mondo.

La precedente datazione al radiocarbonio, effettuata alla fine degli anni ’90, aveva rilevato che la scultura aveva almeno 9.000 anni. Ma la recente applicazione di nuove tecniche analitiche oltre ad aver portato alla scoperta di nuove immagini scolpite sulla sua superficie, ha anche spinto la data del reperto indietro nel tempo fino a farlo risalire al più antico Olocene.

Lo studio mette in evidenza la natura unica della scoperta e dimostra che anche gli antichi cacciatori-raccoglitori degli Urali hanno saputo creare opere d’arte monumentali e di alta qualità.

Idolo di Shigir

La scoperta

L’Idolo fu scoperto da cercatori d’oro nel gennaio del 1890. I frammenti della scultura erano sepolti sotto quattro metri di torba in una miniera a cielo aperto vicino a Kirovgrad.

Quando fu scoperto, l’idolo misurava 5,3 metri di altezza, ma alcuni pezzi andarono persi durante le guerre e le rivoluzioni che hanno scosso la Russia nel corso del 20 ° secolo. Attualmente misura 2,8 metri. La statua è decorata sull’intera lunghezza con dei disegni geometrici intagliati nel legno di larice.

I primi studi dell’idolo di Shigir furono realizzati all’inizio del XX secolo dall’archeologo Vladimir Tolmachev, che scoprì cinque volti sulla superficie della scultura. Nel 2003 e nel 2014, i ricercatori hanno rilevato altre due facce disegnate sull’idolo.

Dal momento del ritrovamento, l’enigmatica scultura è esposta al Museo di Storia degli Urali di Sverdlovsk a Ekaterinburg ed è molto ben conservata. Il gioiello del museo è esposto in una teca di vetro che la protegge dall’aria esterna. Questa è stata appositamente progettata per custodire l’artefatto. Consente di controllare le condizioni climatiche, come temperatura e umidità, al fine di preservare meglio la statua.

Idolo di ShigirIl team del museo ritiene che l’imponente scultura servisse anche da mappa. Le sue linee rette, frecce e curve avrebbero quindi indicato i percorsi e il tempo necessario per seguirli. Fiumi, crepacci e colline sarebbero rappresentati sulla scultura.

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