La scoperta di Machu Picchu compie un secolo

Grande festa per i 100 anni di Machu Picchu

I peruviani festeggiano il centenario della scoperta della cittadella di Machu Picchu il gioiello turistico del paese. Una meraviglia archeologica che ancora non ha rivelato tutti i suoi segreti.

Questo complesso archeologico, costruito all’apogeo della civiltà inca tra il XV° e il XVI° secolo dopo Cristo, una delle sette nuove meraviglie del mondo, è rimasto nascosto nelle nebbie della foresta e dalla sua vegetazione rigogliosa fino al 1911, quando l’esploratore nordamericano Hiram Bingham rese pubblico il ritrovamento delle famose rovine.

Machu Picchu

L’archeologo esploratore, il cui personaggio ha ispirato Indiana Jones, è arrivato sul sito il 25 Luglio 1911 a capo di una spedizione scientifica. La pubblicazione delle sue ricerche su questa città perduta nella rivista National Geographic, ha fatto conoscere il sito al mondo intero. Tuttavia i contadini locali ne conoscevano già l’esistenza e da molto tempo ne coltivavano i terreni sui fianchi della montagna.

Era una città sacra abitata da persone scelte, probabilmente dalla nobiltà Inca e dai sacerdoti. Il suo accesso difficile la rendeva abbastanza sicura, il paesaggio circostante le conferiva l’aspetto enigmatico che possiede tuttora.

Machu Picchu, un mistero irrisolto

In base a  molte prove Machu Picchu fu abbandonato. Si presume che i suoi abitanti fuggirono nella giungla di fronte alla presenza degli eserciti spagnoli, ma ancora non vi è nessuna certezza sulla loro sorte. Ciò che è certo è che nella zona vicino al complesso, si trovano una serie di cittadelle impressionante quanto questa, che sono state anch’esse abbandonate e hanno tutte le stesse caratteristiche: luoghi di culto e di cerimonia, campi terrazzati su bordi di precipizi, palazzi militari e reali.

Machu Picchu è formato da due aree ben distinte che dividevano la città: il settore agricolo e quello urbano.

La zona agricola è costituita da campi terrazzati che circondavano l’area sud del complesso.
Una fossa e un muro delimitata da una porta per controllare gli accessi, separava la parte urbana da quella agricola.

Machu Picchu
Machu Picchu

Machu Picchu, Una delle 7 nuove meraviglie del mondo

I cento anni del sito sono stati celebrati giovedì 7 Luglio in contemporanea con il quarto anno del suo inserimento nella classifica della Fondazione New7Wonders, come una delle 7 meraviglie del mondo. Oltre ad uno spettacolo di suoni e luci, danze andine, sfilate allegoriche, rituali mistici sono previste anche delle conferenze scientifiche.

Centenario di Machu PicchuLuis Lumbreras , archeologo e ex direttore dell’Istituto Nazionale della Cultura, spiega che “Il Machu Picchu, è l’equivalente delle piramidi per l’Egitto”. Ma gli storici e gli specialisti non sono ancora d’accordo sulla natura e lo scopo del sito: luogo sacro, centro di spettacoli o fortezza? Questo mistero si aggiunge alla bellezza del sito, circondato dalla foresta tropicale e dichiarato patrimonio culturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1983.

Machu Picchu, sotto stretta sorveglianza

Il 22 Giugno l’organismo dell’ONU ha suonato l’allarme. Ha posto la fortezza sotto stretta sorveglianza e raccomandato che il numero di visite sia limitato a 1800 al giorno. Secondo Fernando Astete, direttore del sito, oggi lo visitano circa 1900 persone al giorno.

Il Macchu Picchu, “vecchia montagna” in lingua quechua, è situato a 2400 metri di altitudine. Per accedervi occorre prendere il treno a Cuzco oppure a piedi con una camminata di diversi giorni sul “cammini degli inca”. Si estende su 32 500 ettari, ma la parte costruita si concentra in una zona di 530 metri di lungo e 200 di largo. E’ composta da terrazze agricole e 172 abitazioni. E’ stato stimato che il numero di abitanti che vi hanno vissuto si aggiri tra i 300 e i 1000.

Machu PicchuIl sito ha stimolato molti miti e leggende. Secondo Luis Lumbreras, “ I muri erano ricoperti in oro, ovviamente progressivamente scomparso nel corso di 2 o 3 secoli. Oggi rimangono soltanto i muri”.

I Saccheggi

Nel 2008, degli scienziati francesi e peruviani hanno stabilito che un avventuriero tedesco, Augusto Bernes, aveva scoperto 44 anni prima di Bingham, la “città perduta” che invece i conquistadores spagnoli non trovarono mai. I ricercatori hanno anche stabilito che il sito era stato saccheggiato.

Nel corso di 3 spedizioni, Bingham ha portato via 44 000 pezzi e li ha consegnati all’Università di Yale negli USA. Fra questi,366 sono stati restituiti al Perù nel Marzo di quest’anno. Numerosi specialisti peruviani hanno affermato che Bingham aveva derubato il Perù delle sue ricchezze.

“ Riportare le cose nel loro contesto storico”

Richard Burger, archeologo di Yale, dice che vi sono elementi di verità in queste affermazioni e che bisogna riportare le cose nel loro contesto storico. A quell’epoca, il Macchu Picchu era un sito pressoché sconosciuto e nessuno gli conferiva valore”.

La sfida rimane la sua conservazione. Per dare l’esempio, il 7 Luglio giorno del lancio delle celebrazioni, soltanto 700 persone saranno accettate sul sito.