Russia, dal permafrost emerge un lago sulfureo (Video)

Nella penisola di Taimyr, una profonda crepa si è aperta nel permafrost, creando un nuovo lago di acque calde sulfuree

Nelle regioni artiche della Russia delle acque calde sulfuree hanno fatto irruzione, emergendo dal permafrost. Il nuovo lago si è formato in fondo a una profonda fessura che era apparsa in seguito a un crollo del giacchio. Nella zona si respira un forte odore di zolfo e l’acqua, in certi punti, sembra scomparire dalla terra. La massa d’acqua che ha formato il lago, per ora, misura circa 30 metri di diametro ed emana un forte odore di zolfo.

Dal permafrost emerge un lago sulfureo

Un’anomalia naturale

I residenti dell’insediamento di Ust-Avam sulla penisola di Taimyr, in Siberia, sono rimasti molto sorpresi nello scoprire, nei pressi del loro villaggio, una faglia riempita di acqua calda che emergeva dal permafrost, hanno raccontato i media russi. I più curiosi sono scesi nelle grotte che si sono formate scattando foto e filmati. Sembra che il fenomeno sia dovuto a un’anomalia naturale che può accadere ciclicamente. Oltre all’odore di zolfo, testimoni oculari hanno segnalato la presenza di corrente di aria calda nella regione, aggiungendo che ora il lago sembra affondare lentamente nel terreno.

La larghezza e la profondità della grotta che si è formata, consente a più persone di stare nello stesso momento all’interno di questa senza problemi. “È sorprendente che una cosa del genere possa accadere nel permafrost. Fuori abbiamo meno 26 gradi, e dentro la grotta sentiamo una vampata di aria calda con un odore insolito è un po’ preoccupante.”

Il permafrost, nonostante il suo nome, non è eterno

Gli scienziati dell’Istituto per l’Agricoltura e l’Ecologia Artica a Norilsk hanno spiegato ai giornalisti che la spaccatura era probabilmente dovuta all’attività delle acque sotterranee e che questo fenomeno non rappresenta alcuna minaccia per gli abitanti del villaggio.

Gli scienziati dell’Istituto per l’Agricoltura e l’Ecologia Artica a Norilsk hanno spiegato ai giornalisti che la spaccatura era probabilmente dovuta all’attività delle acque sotterranee e che questo fenomeno non rappresenta alcuna minaccia per gli abitanti del villaggio.

“I cambiamenti del paesaggio sono un processo ciclico, le cose cambiano ogni 100 anni”, ha detto uno degli scienziati, aggiungendo che il permafrost, nonostante il suo nome, non è permanente o eterno.

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