Esisteva un’antica civiltà avanzata sulla Terra?

Gli scienziati si stanno interrogando sulla possibile esistenza di un’antica civiltà avanzata

Circa 60 milioni di anni fa, un’antica civiltà avanzata avrebbe prosperato sulla Terra. Ora, gli scienziati si chiedono se sia possibile trovare le prove che lo confermano.

Nella sua lunga storia il nostro pianeta ha sperimentato delle temperature molto più calde di quelle di oggi. Circa sessanta milioni di anni fa i due poli si sono completamente sciolti.

Questo fatto innegabile ha portato alcuni scienziati a chiedersi se questo evento – il Massimo termico del Paleocene-Eocene (PETM) – sia la conseguenza del riscaldamento globale causato da un antica civiltà avanzata.

Antica civiltà avanzata Photo credit: eugenio azzola photomerger on Visualhunt / CC BY-ND

In un articolo pubblicato sul quotidiano Atlantic, Adam Frank, uno scienziato dell’Università di Rochester, ha scritto:

“Siamo abituati a immaginare le civiltà estinte in termini di statue sommerse e rovine sotterranee. Tuttavia questi tipi di artefatti va bene se sei interessato solo a scale temporali di alcune migliaia di anni fa. Ma una volta che si riporta indietro il tempo a decine di milioni o centinaia di milioni di anni, le cose si complicano.”

“Quando si tratta di prove dirette di una civiltà industriale – cose come città, fabbriche e strade – i record geologici non risalgono che a quello che viene chiamato il periodo quaternario (2,6 milioni di anni fa). Ad esempio, il più antico tratto su vasta scala della superficie antica si trova nel deserto del Negev. È antico “solo” di 1,8 milioni di anni – le superfici più vecchie sono per lo più visibili nella sezione trasversale attraverso qualcosa come una scogliera o dei tagli di roccia. Se risali molto più lontano del Quaternario, tutto è stato rovesciato e ridotto in polvere.”

Sarebbe facile perdere le traccia di una civiltà industriale

“Quindi, i ricercatori potrebbero trovare prove evidenti del fatto che circa 60 milioni di anni fa, durante l’epoca paleocenica, una specie antica abbia costruito una civiltà industriale di relativamente breve durata molto prima della nostra? Ci sono fossili, ovviamente. Ma la frazione di vita che viene fossilizzata è sempre minuscola e varia molto a seconda del tempo e dell’habitat. Sarebbe facile, quindi, perdere le traccia di una civiltà industriale se questa fosse durata solo 100.000 anni, che sarebbe già 500 volte più lunga di quanto la nostra civiltà industriale abbia fatto finora.”

“Dato che tutte le prove dirette sarebbero scomparse da molto tempo, dopo molti milioni di anni quale tipo di prova potrebbe quindi esistere ancora? Il modo migliore per rispondere a questa domanda è capire quali prove ci lasceremmo noi alle spalle se la civiltà umana collassasse nella sua attuale fase di sviluppo.”

Il professor Adam Frank si è chiesto: cosa potrebbero trovare altri scienziati di potenziale civiltà future, tra 100 milioni di anni. Identificheranno l’esistenza della nostra civiltà per le materie plastiche che abbiamo scaricato nell’oceano? Ci scopriranno a causa delle sostanze chimiche che abbiamo usato? Oppure troveranno le prove dell’esistenza di un’antica civiltà avanzata sulla Terra, prima di loro, perché abbiamo usato combustibili fossili?

Lo scienziato sottolinea: “Ma c’è un enigma qui. Se l’attività industriale di un’antica civiltà avanzata è di breve durata, potremmo non essere in grado di vederla facilmente. I picchi del PETM ci mostrano soprattutto i tempi della Terra per rispondere a qualunque cosa l’abbia causata, non necessariamente la scala temporale della causa. Quindi potrebbero essere necessari metodi di rilevamento dedicati e nuovi per trovare la prova di un evento veramente breve nei sedimenti antichi. In altre parole, se non lo cerchi esplicitamente, potresti non vederlo.”

Attualmente non ci sono prove dell’esistenza di un’antica civiltà avanzata

Il professore precisa che, sebbene non ci siano prove di un’antica civiltà avanzata sulla Terra prima della nostra, l’idea fa emergere una serie di possibilità riguardo al ciclo della vita e su come possa operare su altri mondi alieni lontani.

Nell’articolo, Frank spiega che le civiltà potrebbero inavvertitamente – attraverso il loro collasso – creare le condizioni necessarie alla produzione di più combustibili fossili, in modo che le civiltà future, possano usarle.

“Il nostro lavoro ha anche aperto la possibilità speculativa che alcuni pianeti possano avere dei cicli di costruzione e di fine di civiltà, dettate dai combustibili fossili. Se una civiltà utilizza combustibili fossili, i cambiamenti climatici possono portare a una grave diminuzione dei livelli di ossigeno nell’oceano”.

“Questi bassi livelli di ossigeno aiutano a innescare le condizioni necessarie per la produzione di combustibili fossili, come petrolio e carbone. In questo modo, una civiltà e la sua scomparsa potrebbero essere il seme di nuove civiltà in futuro.”

“Chiedendo notizie sulle antiche civiltà avanzate perse nel tempo profondo, ci stiamo anche interrogando sulla possibilità di definire regole universali che guidano l’evoluzione di tutte le biosfere in tutto il loro potenziale creativo, compreso l’emergere di civiltà.”

Fonte:
Articolo completo su Atlantic
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