Signora di Brassempouy, il primo viso di donna scoperto

Il primo volto femminile della storia

Il primo volto umano conosciuto è una figura femminile, una piccola testa d’avorio che risale a circa 25.000 anni fa. Forse un giorno ne troveremo altri, più vecchi. Ma per ora è il primo mai scoperto. La Signora di Brassempouy, dal nome del villaggio delle Lande (sud-ovest della Francia) nei pressi dei Pirenei dove è stata ritrovata, risalirebbe infatti ai tempi che vanno dal Gravettiano al Paleolitico superiore. Questo volto è un piccolo pezzo di avorio di mammut scolpito.

Per fare un paragone, i disegni della Grotta Chauvet risalgono a 35.000 anni prima di Cristo, ma rappresentano esclusivamente animali.

La Signora di BrassempouyPhoto credit: ljpineau1 on VisualHunt.com / CC BY-NC-ND

Descrizione

Questa piccola testa scolpita nell’avorio è conosciuta come La signora col Cappuccio o La Signora di Brassempouy, da non confondere con la Venere di Brassempouy, che non ha volto, ed è di fattura molto diversa. È alta circa 3 centimetri e mezzo, esattamente 36,5 millimetri. L’arcata sopraccigliare, il naso e il mento sono in rilievo, gli occhi segnati quasi come una fessura con una pupilla leggermente accennata a destra.

Sulla testa e ricadendo dietro per coprire il collo delle linee incrociate, questo particolare è stato interpretato come un cappuccio. Ma molto probabilmente si tratta di un’acconciatura particolare dei capelli. Secondo Henri Delporte questo è suggerito dal confronto con altre sculture.

Se confrontiamo la Signora di Brassempouy con altre figure femminili di quel tempo, il Gravettiano o Perigordiano Superiore, il contrasto è sorprendente: un’eleganza e una finezza paragonabile solo ai frammenti di reperti di statuette provenienti dallo stesso luogo: La Grotta del Papa di Brassempouy. Ma solo la Signora di Brassempouy ha un viso e un fascino che la rende una delle opere d’arte più belle del mondo.

Casa della Signora di BrassempouyPhoto credit: fredpanassac on Visualhunt / CC BY-NC-SA

Il reperto d’avorio è conservato nel Museo di Saint Germain en Laye, Museo delle Antichità Nazionali (vicino a Parigi) e non è accessibile al publico. Ma è una vera meraviglia scoprire questo volto in riproduzione identiche nel villaggio di Brassempouy, a La Maison de la Dame. A poche centinaia di metri dalla grotta dove è stata scoperta questa Signora, alla fine del secolo scorso. Il pezzo originale deve infatti essere tenuto al sicuro a causa della fragilità di questo avorio vecchio probabilmente dai 22.000 ai 27.000 anni. Oggi si pensa che sia stato scolpito nel 25.000 AC, il che significa 27.000 anni fino al 21 ° secolo d.C.

La Signora di BrassempouyPhoto credit: fredpanassac on Visualhunt / CC BY-NC-SA

Il mistero della Signora di Brassempouy

Esistano solo pochi volti umani rappresentati che risalgono ad oltre 15.000 anni fa. Quello della Signora, è considerato il più antico, ma anche il più bello. E la maggior parte degli studiosi, solitamente così riservati, ne parla come di “quel viso commovente di Brassempouy”.

Per quanto riguarda coloro che ancora oggi s’immaginano l’uomo preistorico come un tipo rozzo, mezzo animale, basta guardare questo volto per capire chi fossero in realtà. Realizzato da un artista venuto dall’inizio dei tempi, (circa 25.000 anni fa) questo minuscolo frammento di avorio di mammut  ci racconta la bellezza e la giovinezza della nostra più antica umanità.

L’artista ci dimostra col suo sguardo, la sua intelligenza e la sua mano che ha raggiunto le vette più alte dell’arte. E questo con l’unico mezzo di un scalpello in pietra gravettiana. Non ci dice perché ha scolpito quel viso. Non conosciamo il suo nome. Ciò nonostante l’artista e la signora di Brassempouy, entrambi, ci dicono molto con quel primo volto, un volto che l’artista ha contemplato e che, dopo millenni, rimane per noi aperto al mistero.

A cura di Mondo di Misteri

Fonte: La Préhistoire et les Pyrénées e La Maison de la Dame