La vita aliena sarà scoperta entro il 2034

SETI: Scopriremo forme di vita aliena entro 20 anni.

Secondo gli scienziati dell’Istituto Search for Extra-Terrestrial Intelligence ( SETI ), la questione dell’esistenza della vita aliena dovrebbe essere risolta nel prossimo futuro. Seth Shostak, astronomo senior presso il SETI ha detto: “Non abbiamo attualmente nessuna prova dell’esistenza della vita aliena, ma penso che questa situazione cambierà nel corso della vita di tutte le persone riunite in questa stanza. Questa dichiarazione sorprendente è stata fatta il 21 maggio 2014 davanti al Congresso degli Stati Uniti.

Gli scienziati alla ricerca di vita aliena utilizzano tre diversi metodi

Il primo metodo consiste nella ricerca di resti microbici extraterrestri. Per questa ricerca, ci sono attualmente le missioni robotiche su Marte come Curiosity e Opportunity. Entrambe le missioni stanno attualmente cercando di dimostrare che il pianeta rosso potrebbe essere stato abitabile a un certo periodo della sua storia.

Marte non è l’unico obiettivo nel nostro sistema solare. In realtà, Shostak ha detto che c’erano “almeno una mezza dozzina di altri mondi” nelle vicinanze della Terra potenzialmente abitabili come ad esempio Europa e Ganimede, le lune ghiacciate di Giove, che potrebbero nascondere oceani sotterranei e Titano, la più grande luna di Saturno con i suoi laghi di metano liquido.

Il secondo metodo di ricerca è quello di esaminare le atmosfere di pianeti in orbita attorno ad altre stelle. L’ idea è quella di trovare tracce di ossigeno metano e altri gas in grado di produrre processi biologici. Quando un pianeta passa tra la Terra e la sua stella, una spessa atmosfera può essere rilevata.
Per Shostak, questi due metodi possono fornire i primi risultati entro 20 anni.

Il terzo metodo è il più interessante non solo per scoprire la vita, ma anche la vita aliena intelligente. Cercando in vari spettri dei segnali provenienti dallo spazio, il SETI spera di trovare delle diffusioni intenzionali o accidentali di civiltà extraterrestri.
Determinare il tasso di successo di tale programma è complicato. Secondo Shostak, le migliori stime suggeriscono che vi sia una ragionevole possibilità di successo dopo aver esaminato diversi milioni di sistemi stellari. Per ora, il SETI ha esaminato meno dell’1 % di questi sistemi solari. Tuttavia, Shostak spera che questo numero crescerà insieme alla tecnologia: “Secondo i progressi tecnologici previsti, l’osservazione di qualche di milioni di sistemi stellari sarà realizzato nel corso dei prossimi 20 anni.”

Miliardi di mondi per ospitare vita aliena
Miliardi di mondi per ospitare vita aliena

 

Il telescopio Kepler della NASA ha già rivelato che i pianeti sono molto abbondanti nella nostra galassia. Ogni stella, tra le 2.344 miliardi di stelle presente nella galassia, ha una media di 1,6 pianeta in orbita attorno ad essa, e un pianeta su 5 ha la possibilità di essere una gemello della Terra. Potenzialmente questo significa che ci sono miliardi di pianeti abitabili, solo nella nostra Via Lattea.

Sulla Terra la vita è iniziata nel primo miliardo di anni di vita del pianeta, oggi la Terra ha 4,5 miliardi anni. Questo rapido sviluppo della vita sulla terra suggerisce che lo stesso processo evolutivo potrebbe anche essere accaduto altrove, e questo porta gli scienziati a credere che ci sia una profusione di pianeti con forme di vita nella galassia.

Un’altra questione è invece sapere se queste forme di vita sono intelligenti.

Anche se la vita sulla Terra a avuto inizio rapidamente, la vita complessa e sucessivamente quella intelligente ha richiesto molto più tempo per svilupparsi.
” Il nostro pianeta era ricoperto di vita, ma per un lungo periodo di tempo, c’era bisogno di un microscopio per vederlo.” Ha detto Shostak.

Tuttavia, nello stesso modo in cui la vita intelligente non è limitata agli esseri umani sulla Terra, su alcuni pianeti delle pressioni selettive potrebbero aver portato allo sviluppo di caratteristiche di vita molto diverse: su alcuni pianeta per sopravvivere serve la velocità, mentre su altri serve la forza fisica. Si può quindi concludere che su altri pianeti serve l’intelligenza per sopravvivere.

Per saperne di più:  Sciences-Mag

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