Goblin, nuovo pianeta conferma presenza del Pianeta X

Si chiama Goblin il nuovo pianeta del sistema solare. La sua orbita rafforza l’ipotesi della presenza del Pianeta X

Il 2 ottobre 2018, gli astronomi hanno annunciato la scoperta del pianeta Goblin. Il nuovo pianeta nano ha un’orbita che supporta l’ipotesi dell’esistenza del Pianeta X nel nostro sistema solare.

Scott Sheppard e i suoi colleghi di Carnegie, Chad Trujillo della Northern Arizona University e David Tholen della University of Hawaii, stanno di nuovo ridefinendo i confini del nostro sistema solare. Infatti, hanno appena scoperto un nuovo oggetto estremamente distante dal Sole. Due volte e mezzo più lontano dal Sole di Plutone, Goblin ha un diametro di circa 300 chilometri e impiegherebbe circa 40.000 anni per fare un giro completo intorno al Sole. Il nuovo piccolo pianeta rafforza la speranza di scoprire l’ipotetico e ben più grande Pianeta X.

Pianeta Goblin
Illustrazione di Roberto Molar Candanosa e Scott Sheppard – Carnegie Institution for Science

Un nuovo pianeta nano nel sistema solare

Goblin è il terzo pianeta nano scoperto nel sistema solare esterno. Il suo vero nome è “2015 TG387”. Ma il pianeta ha rapidamente acquisito il soprannome di Goblin in quanto “l’osservazione umana di questo oggetto è avvenuto nel periodo delle feste di Halloween”. Lo ha detto David Tholen dell’Università delle Hawaii. “Pensiamo che ci possono essere migliaia di piccoli planetoidi, come TG387 2015 alla periferia del sistema solare. Ma la loro elevata distanza rende difficile la loro scoperta”.

La scoperta del pianeta Goblin è la conseguenza diretta delle ricerche intraprese dagli scienziati per scovare il misterioso pianeta X o Pianeta Nove. “Questi oggetti distanti sono come briciole di pane che ci dovrebbero portare alla scoperta del Pianeta X. Più ne troveremo, meglio potremo capire il sistema solare esterno e questo ipotetico pianeta X che, secondo noi, modella le loro orbite”, ha dichiarato Scott Sheppard membro del team del Carnegie Institution for Science.

Approfondimenti e altre illustrazioni: https://carnegiescience.edu/node/2403